La chiesa campestre di San Domino è situata nei pressi della chiesa Parrocchiale e risale al XV secolo ed al suo interno presenta un caratteristico altare in pietra scolpita con delle colonne doriche, probabilmente unico in Sardegna, ed una serie di ornamenti di notevole impatto estetico.
La chiesa di San Domino era più grande rispetto a quella attuale, fu il vescovo di Ales Mons. Michele Beltran che ne ordinò alcune modifiche. Nel decreto della Visita Pastorale del 10 marzo 1641 il vescovo Mons. Beltran spiega il motivo
di tale ridimensionamento: “così la chiesa di San Domino sarà più proporzionata ed elegante”.
Una delle due campane di San Domino di Genuri reca la data del 1408 con un’ iscrizione di non ben leggibili lettere maiuscole, senza spazi intermedi, che parrebbero voler dire: ” TU PATRIS SEMPITERNUS FILIUS DOMINE
MCCCCVIII”. Se l’interpretazione fosse esatta, farebbe riferimento alle parole pronunciate da Dio Padre nella Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor: “Questi e il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto “. Cfr. Vangelo di Matteo 17,5.
La campana di San Domino per quanto abbia una iscrizione non facile a leggersi, lascia vedere chiara la data di fusione MCCCCVIII, cioè 1408.
Attualmente la chiesa di San Domino, recentemente restaurata, possiede un singolare altare in pietra scolpita con due colonnine doriche, una nicchia centrale sopra un muro di pietra con decorazioni tutt’intorno, scolpite e colorate, vi sono raffigurati i quattro evangelisti, due per parte, separati da due rosoni, con scritte e simboli cristiani, due piccole teste d’angelo ai lati della scaletta del tabernacolo della mensa sacra.