Il museo dell’olio, di prossima apertura, è stato realizzato mediante la ristrutturazione di un’antica casa dell’ottocento; questi lavori sono iniziati nell’anno 1994.
L’ingresso è caratterizzato da uno dei tanti portoni tipici presenti all’interno del paese. Questo genere di portoni si trovavano in particolare nelle case delle persone benestanti. Antistante la casa si trova un ampio cortile utilizzato anche come aia (argiolas). All’interno sono custoditi parte degli utensili che servivano per la raccolta e la lavorazione delle olive tra i quali “sa Moba” (Macina), “sa prenza” (Torchio), alcuni aratri e ruote (piene e a raggio) dei carri a buoi, gioghi (giuabis).
Questa coltura è molto diffusa all’interno del territorio del comune di Genuri e si è perciò deciso di dedicarle un museo che possa mostrare come veniva prodotto l’olio nell’antichità e gli strumenti da lavoro dei contadini.
Dal censimento effettuato nel 2008 risulta che nel territorio comunale di Genuri sono presenti più di 800 esemplari di ulivi pluri secolari e millenari.